mercoledì 24 gennaio 2018

Guida EuroVelo 7 Emilia: Zocca e le sue frazioni

Zocchetta, La Serra, Verrucchia, Lame, Montetortore, Serra Sarzana...Tutti nomi mai sentiti prima da chi non frequenta l'Appennino modenese abitualmente. Ma la ciclovia EuroVelo 7 attraversa quasi tutte le piccole frazioni e località di Zocca che si inanellano una dopo l'altra appena usciti da Parco dei Sassi di Roccamalatina. Dopo questa tappa importante entreremo nel territorio del bolognese.

Segnaletica di Zocca con le dediche dei fans di Vasco Rossi
Spadellatori che cuociono le castagne alla Sagra delle Castagne di Zocca (foto sagreinemilia.it)

STORIA. Il nome potrebbe derivare da "zòca" ovvero ceppo, come la ceppaia di castagni che veniva utilizzata per il mercato. Nel più antico documento di Zocca il duca di Ferrara Borso d'Este concedeva infatti nel 1464 la possibilità di tenere un mercato qui due volte al mese. Il duca di Ferrara aveva dominio qui per volere dell'imperatore Federico III e forse grazie alla lontananza del duca Zocca ha sempre goduto di una certa autonomia. Divenne "comune" nel 1815 sotto Napoleone ma poi fu di nuovo declassato durante la Restaurazione a "Commissariato Politico e Giusdicenza". Questo creò un grande risentimento negli zocchesi e molti di loro si affiliarono alla Giovane Italia e furono condannati al carcere. Durante la Seconda Guerra Mondiale il centro di Zocca fu distrutto e rapidamente ricostruito.

Montecorone, Zocca (foto di Primo Masotti)

DOVE DORMIRE. Agrituristo Ca' Monduzzi (via Vignolese 1130/d, Zocca, tel 059 986206) - Antica Locanda La Canonica (via Borgo Antico 168/C, 41059 Montalbano di Zocca, tel 059 986796) - Campeggio Montequestiolo (via Montequestiolo 184, Zocca, tel 059 986800) - B&B Da Pierino (via Lastrelle 1509, Montese, tel 059 985077) - Hotel Panoramic (via Tesi, 690, Zocca, tel 059 987010) - Albergo Ristorante Jolly (via della Pineta 20/22, Zocca, tel 059 987052)

DOVE MANGIARE. Acqua Solforosa (via Calizzano 924, Zocca, tel 059 989063) - Ristorante Ginevra (via Vignolese 3323, Montecorone di Zocca, tel 059 987075) - Trattoria La Zocchetta (via Santulini, 1047, Zocca, tel 340 057 1172) - Agrituristo Ca' Monduzzi (via Vignolese 1130/d, Zocca, tel 059 986206) - Antica Locanda La Canonica (via Borgo Antico 168/C, 41059 Montalbano di Zocca, tel 059 986796) - Albergo Ristorante Jolly (via della Pineta 20/22, Zocca, tel 059 987052) - Osteria Dal Cinon (viaTesi 1268, Zocca, tel 059 986587) - Pizzeria L'Aquila (via Tesi 937, Zocca, tel 059 987512) - Trattoria La Fogna (via Tesi, 2805, Zocca, tel 059 987343) - Osteria del Santuario (via Santuario 327, Zocca, tel 059 987989) - Ostariaza (via Porrettana 2242, Zocca, tel 059 987334) - Ristorante Il Podetto (via Porrettana, 4998, Zocca, tel 059 985077) - Pizzeria Bar Panicoteca Guru2002 (via Tesi 1109E, Zocca, tel 059 987441)

EVENTI. La Magnedalonga (passeggiata a Zocca alla scoperta di antichi sapori, settembre) - ArtInWood (esposizione di opere d'arte ispirate e integrate alla natura, settembre) - Poesiafestival (qui come negli altri paesi collinari, settembre) - Sagra della Castagna e del Marrone di Zocca (ottobre) - Fiaccolata Zocca-Montalbano (tradizionale fiaccolata con cena, dicembre) - 

DA NON PERDERE. Il Santuario della Madonna di Verrucchia (nella frazione Ròsola, voluta dalla famiglia Verrucchi e sito di un'apparizione della Madonna a una pastorella - il ramo di biancospino dove su quale è apparsa è conservato nella chiesetta) - il Bosco delle tane (bosco con numerose cave naturali, la "tana del gatto mammone" divenne anche un bunker durante il secondo conflitto) - Oratorio della Madonna della Riva (situato a Monte della Riva, un po' fuori mano ma con un incantevole panorama e una grande festa dell'Ascensione - Museo del Castagno e del Borlengo (in località Le Lame).

Vasco Rossi al Bar Bipap di Zocca nel 2014

PELLEGRINAGGIO PER I FAN DI VASCO. Zocca è il paese natìo di Vasco Rossi e per questo il nome di questa località è famoso un po' in tutta Italia. Qui ogni anno i fans di Vasco si radunano e organizzano eventi dedicati al loro idolo o più semplicemente vengono a visitare i loro luoghi di culto. La casa di Vasco Rossi, in via Divisione Tridentina, è la prima tappa obbligatoria. Altri luoghi sono il Bar Bibap (a quanto pare ancora frequentato da Vasco, come si vede in questo video), Bar Trieste (Bar di Mario Persici, storico amico, appena sotto la casa natale di Vasco), la Scuola di Musica Massimo Riva e Punto Radio (la radio che fondò Vasco che si trovava in via Monte della Croce a Montombrano e poi a Zocca nel Residence Giuliana.


venerdì 19 gennaio 2018

Cos'è l'Esperanto e perché è giusto? I tuoi dubbi smontati uno ad uno

FOTO DI KELLY CAMINERO/THE DAILY BEAST




L'Esperanto doveva essere una lingua parlata da tutto il mondo giusto? Secondo me è solo un'utopia, ognuno parlerà sempre la sua lingua.
L'idea di chi ha inventato l'Esperanto (Zamenhof, nel 1887) era quello di creare un'interlingua, cioè una lingua nuova che non andasse a sostituire quelle già esistenti. Per Zamenhof una lingua non è solo uno strumento ma è portatrice di cultura: pensa all'Inglese quanta cultura americana ci ha portato. Pensa all'arabo o all'Yiddish, quanta cultura religiosa hanno in sé. Per Zamenhof ognuno si deve tenere la sua lingua, ma per la comunicazione tra persone che parlano lingue diverse ci vuole una lingua neutrale. Il palestinese e l'israeliano non saranno mai disposti a parlare tra loro la lingua dell'altro insomma. 

Sì ma per questo c'è già l'Inglese. Ormai è l'Inglese l'interlingua usata da tutti. Sì è vero, è la prima lingua parlata tra i non anglofoni. E lo sai perché? Per questioni culturali. Gli Stati Uniti sono riusciti a diffondere la loro cultura capillarmente per ragioni storiche ed economiche. Prova a pensare ai film che guardi, sono al 90% americani. Prova a pensare alla musica che ascolti, sarà quasi tutta cantata in Inglese, o al limite in Italiano. Non ti avventuri mai nel rap portoghese o nel rock bengalese. Perché? Perché non sono lingue dominanti, non sono cool appunto. Prima mi dicevi che ognuno parlerà la sua lingua anche in futuro, ne sei sicuro? Quante parole inglesi usi in un giorno? Alcune le usi da quando sei nato e non te ne sei mai accorto come comfort, fan, input mentre altre hai cominciato a usarle da poco come leader, premier, business, full time. Il tuo Italiano si è impoverito e dove non si è impoverito si è inglesizzato (dici "fare sesso" e non più "fare l'amore", è uno delle centinaia di calchi inglesi che usi ogni giorno). Molti non trovano giusto che uno spagnolo in Cina debba per forza parlare Inglese per farsi capire. L'ideale sarebbe che lo spagnolo parlasse Cinese, ma è una lingua complicata e non è possibile comunque imparare tutte le lingue del mondo. Allora ci vorrebbe una lingua neutrale, il Latino potrebbe essere un'idea. Ma più "realistica" è la proposta di inventare una lingua facile, da imparare in un mese, che prenda spunto da un grande numero di lingue al mondo ma che dietro la quale non ci sia la cultura di una nazione in particolare. Insomma l'Esperanto. 

Ma comunque l'Esperanto ha fallito, oggi nessuno lo parla. Non è proprio così. Lo parlano più persone di quanto credi. Non è possibile però stimare quanti siano perché non sono madrelingua. Le stime sono così varie che possono andare da 100.000 parlanti fino a 2 milioni. Il fatto è che dopo l'avvento dell'Internet i parlanti Esperanto sono cresciuti a dismisura (i corsi online sono gratuiti per chiunque) e quindi non sono quantificabili. Lo sapevi che comunque  esistono anche dei madrelingua di Esperanto? Ci sono bambini ai quali viene insegnato come prima lingua assieme alla lingua della loro nazione.

Forse ci saranno dei pazzi che lo parlano. Però sarà una lingua artificiale e quindi fredda e senza la capacità espressiva delle altre. Forse non hai tutti i torti, non sarà mai una lingua storica  e carica di cultura come l'Italiano. Eppure in Esperanto sono stati scritti romanzi, poesie, canzoni, sono stati girati film. L'UNESCO ha riconosciuto in tante occasioni il valore dell'Esperanto raccomandandone la diffusione per la comprensione tra i popoli. Il Papa, quando fa i suoi saluti pasquali urbi et orbi, augura la buona Pasqua in tante lingue, anche in Esperanto.

Non ho più nulla da ridire. Mi hai convinto. Ero solo pieno di pregiudizi e ignoranza. Grazie per avermi aperto gli occhi e non dubiterò mai più di quello che mi dici. Bravo, adesso iscriviti a questo corso gratuito e non contraddirmi mai più.

mercoledì 17 gennaio 2018

Guida EuroVelo 7 Emilia: il Parco dei Sassi di Roccamalatina

Finalmente siamo arrivati nel tratto più interessante a livello paesaggistico dell'EuroVelo 7 emiliana. il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina.

I Sassi di Roccamalatina

I Sassi sono grandissimi torrioni di erenaria oligocenica che si ergono fino a 312 metri. Sono enormi pilastri emersi circa 30-40 milioni di anni fa e salvati dal fenomeno di erosione che ha interessato tutta la zona circostante. I Sassi sono principalmente tre: Roccazzuola, Rocca di Sopra e Rocca di Sotto. Tutto intorno si estende un'area protetta di 2300 ettari di castagneti, prati argillosi, boschi e manifestazioni carsistiche.
Nel 1984 è stato istituito il Parco Regionale per tutelare il territorio, la sua vegetazione e la sua fauna.

La flora è molto varia è caratterizzata da erica arborea, faggio, mirtillo, orchidee, anemoni, campanellini, gigli e ciclamini, ontano e Festuco brometalia. 

La fauna è quella tipica dell'appennino emiliano: tasso, istrice, volpe, capriolo, daino, faina, ghiro, scoiattolo, picchio, upupa, falco pellegrino ma anche cervo volante, gambero di fiume e tritone.

Sul sito www.parks.it/parco.sassi.roccamalatina sono presenti tutti gli itinerari possibili da fare a piedi, sia brevi che lunghi. Nonostante la stanchezza delle gambe per le vostre pedalate si consiglia di fare almeno il percorso di 40 minuti (appena 1,4 km)

Pieve di Trebbio e il suo piccolo battistero
Il borgo di Rocca Malatina (foto di Paolo Dell'Aquila)

Pieve di Trebbio. Il piccolo borgo prende il nome dalla pieve romanica fondata, secondo la tradizione, da Matilde di Canossa in onore di San Giovanni Battista. Il piccolo battistero a pianta ottagonale a fronte impreziosisce il sito. 

Rocca Malatina. Il borgo, così come il Parco, prende il nome dalla famiglia Malatigni che nel Medioevo possedevano tre castelli in questa zona

DOVE DORMIRE. B&B Cassanello (via Castellino 1768, Guiglia, tel 3393331018) - B&B Sotto i Sassi (Via Castellino, 171, Guiglia, tel 337 331 802) - Locanda Il Faro (via Sassi 1728, Guiglia, tel 059 746107) - Pensione La Santina (via Il Monte, 92, Guiglia, tel 059 795855)

DOVE MANGIARE. Ristorante Locanda del Parco (Via Fondovalle, 3892, Guiglia, tel 059 795920) - Chiosco La Quiete (da marzo a novembre, via Castellino, no numero civico, Guiglia, tel 059 795534) - Locanda Il Faro (via Sassi 1728, Guiglia, tel 059 746107) - Ristorante La Santina (via Il Monte, 92, Guiglia, tel 059 795855).

DA NON PERDERE. Pieve di Trebbio, Rocca Malatina e il Borgo del Castellino delle Formiche. Da non perdere ovviamente è un itinerario a piedi all'interno dei Parco, possibilmente con picnic. 

Perché Dolores O'Riordan era unica?


Il 15 gennaio si è spenta la vita di Dolores O’Riordan, cantante della band irlandese Cranberries, e una delle voci europee più caratteristiche di sempre. E' accaduto a Londra alle 9.05 del mattino e si parla di morte non sospetta. Gli amici la descrivono come una donna "terribilmente depressa". Alcune fonti parlano di un disturbo bipolare, infatti sono già capitati in passato casi di aggressività e addirittura un tentato suicidio nel 2013. 

Queste sono solo notizie di cronaca che a me interessano fino a un certo punto. Io personalmente non mi dimenticherò mai di Dolores non per la sua biografia ma per alcune qualità uniche della sua voce e delle sue canzoni


  1. LA VOCE. Dolores aveva un timbro vocale unico e immediatamente distinguibile tra migliaia. La sua voce poteva passare da un registro aggressivo e isterico (Zombie) a un decisamente più dolce ed etereo (Ode To My Family). Non è strano che abbia imparato a cantare in chiesa e che il suo primo approccio al canto fosse stato con i cori gregoriani. La sua voce ha qualcosa di mistico, celtico, etereo. 
  2. LO YODEL. E soprattutto usava una tecnica di canto che sicuramente non può essere considerata cool né alla moda: lo Yodel. Sì, proprio quello dei montanari di lingua germanica. Quello della sigla di Heidi per intenderci. Quello che usava anche Morrissey di tanto in tanto ma che Dolores ha reso pop togliendogli ogni aspetto folkloristico e quindi "comico". Padroneggiava questa tecnica con estrema naturalezza e dagli anni Novanta fino ad oggi è stata imitata da tante di quelle cantanti che forse in pochi riescono a ricollocarne la paternità alla O'Riordan.
  3. LA POTENZA DI ZOMBIE. Zombie è la canzone più famosa in assoluto dei Cranberries. E' talmente semplice che spesso viene presa come prima canzone da imparare per chi inizia a cimentarsi con la chitarra. I suoi quattro banalissimi accordi, assieme a un arrangiamento scarno ma curato, e soprattutto uniti a una interpretazione vocale da brividi formano una delle canzone più potenti di sempre. Distorsione, testo martellante e ipnotico, voce singhiozzante e isterica. Che brividi.
  4. BURY THE HATCHET (1999). Forse i grandi fan non saranno d'accordo ma è il mio disco preferito dei Cranberries. Diciamo pari merito con No Need To Argue (1994), dai. Sono un ottimo sottofondo anche per fare l'amore.