domenica 24 settembre 2017

Guida EuroVelo 7 Emilia. San Prospero

Il centro di San Prospero (San Prôsper in dialetto carpigiano) non viene toccato dal nostro percorso tra la Norvegia e Malta. Difatti l'EuroVelo 7 incontra solo la frazione di San Martino Secchia. Eppure basta attraversare il fiume sul Ponte di San Martino (via ponte san martino, appunto), tenere la destra percorrendo via olmo per arrivare in un centro abitato con ristoranti, alberghi ma anche storia e tradizione.

chiesa di San Prospero Vescovo (da panoramio.com)

STORIA. I primi insediamenti a San Prospero sono di origine romana ma subito dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente questo territorio viene abbandonato. Con l'arrivo dei Longobardi si ripopola il paese, si fanno importanti bonifiche  e viene costruito un porto fluviale. La Pieve di Roncaglia (oggi ne restano solo alcune tracce) era sotto l'influsso del monastero di Nonantola e successivamente del Comune di Modena dal 1261. San Prospero era una città basata sull'acqua grazie ai numerosi canali e rami del Secchia ma durante il XIV secolo, in un periodo di peste, si dovette riorganizzare tutti i corsi d'acqua della pianura, chiudendone alcuni e aprendone altri (il Canaletto, che oggi dà il nome a buona parte della statale 12). Nel 1630, nella zona Prati Livelli, avviene la più sanguinosa battaglia della provincia, la "Battaglia di Camposanto" tra Spagnoli e Austro-Sardi (seimila caduti); il Duca di Modena era infatti nell'alleanza filoprussiana contro l'Austria e il re di Sardegna.Tutto il territorio del mirandolese finì quindi nelle mani degli austriaci fino alla pace di Aquisgrana (1748) grazie alla quale tornò agli Estensi. Nel 1859 diventa sede comunale rimanendo staccata da Mirandola. (fonte www.comune.sanprospero.mo.it)

bosco di Villa Tusini (da panoramio.com)

ristorante "Il Galeone"

DOVE MANGIARE. Pilly American Diner Cafè (via Alighieri 12, tel 059 7236254) - Pizzeria Gelateria Il Galeone (Via Canaletto 139, tel 331 355 4074) - Bistrò (via Canaletto 38, tel 059 906096) - Ristorante Pizzeria Mamma rosa (via Canaletto 57, tel 059 809164) - Pizzeria Self-Service La Palma (via Canaletto 35/A, tel 059 906014) - Pizzeria Time Out (via Salvo d'Acquisto 6, tel 059 906663)

DOVE DORMIRE. Hotel San Silvestro (via Canaletto 129, tel 059 908422) - Hotel Corte Vecchia (via San Giminiano 1, tel 059 809272)

EVENTI. San Prospero Fantasy (giochi di ruolo e atmosfere fantasy nel bosco di Villa Tusini, giugno) - Viva San Prospero (festa del patrono, fine novembre) - Street Food Festival (giugno)

DA NON PERDERE. Una passeggiata immersi nella natura più isolata del Parco di Villa Tusini (proprio in centro paese) - un'occhiata esterna alla surreale Pizzeria il Galeone a forma di vero galeone in legno






sabato 23 settembre 2017

Guida EuroVelo 7 Emilia: La pianura

Il percorso ciclistico EuroVelo 7 attraversa l'Emilia la Nord a Sud incontrando principalmente territori della provincia modenese ma anche un'importante fascia alpina della provincia bolognese.
La pianura che il cicloturista percorrerà si estende dal confine tra Lombardia Emilia fino alle pendici collinari, capoluogo di Modena compreso. Questa zona fertile è delimitata a est dal fiume Panaro e a ovest dal fiume Secchia ma possiamo distinguerla in tre fasce ben caratterizzate tra loro. 
La bassa pianura, la prima che incontriamo, è detta "Bassa Modenese" e si estende dal confine con la Lombardia fino alla linea Carpi-Sorbara-Bomporto (esclusi). Siamo in una terra non particolarmente distinguibile dall'Oltrepò mantovano appena attraversato se non per la presenza di nuclei abitativi più densi e una maggiore presenza industriale. Qui i due fiumi hanno sempre modificato e condizionato il clima e i cambiamenti naturali rendendola una terra estremamente paludosa bonificata definitivamente solo all'inizio del Novecento. Da sempre l'economia si è basata sull'agricoltura e l'allevamento ed è sorprendente pensare come una delle zone più fertili d'Europa nasca proprio dalle paludi e dal fango. A livello industriale la bassa modenese è famosa in tutti il mondo per la produzione biomedicale. I nove comuni di questa fascia di pianura sono organizzati nell'Unione Comuni Modenesi Area Nord.

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La media pianura è invece una striscia compresa tra la linea Carpi-Sorbara-Bomporto (inclusi) e la città di Modena (compresa). I nuclei abitativi si fanno ancora più popolosi e l'agricoltura (soprattutto basata sulle viti) cede il passo a poco a poco all'industria. Anche i centri storici si fanno artisticamente più rilevanti come la città di Carpi o di Nonantola. Qui i comuni sono organizzati in Unione delle Terre d'Argine (intorno alla città di Carpi) e Unione dei Comuni del Sorbara (nelle zone di Bomporto).

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L'alta pianura parte da Modena e scende fino alla prima collina che possiamo distinguere con la linea Sassuolo-Maranello-Vignola. E' decisamente più industrializzata (ceramiche e settore automobilistico soprattutto) e le eccellenze agroalimentari si sprecano (dai duroni di Vignola all'aceto balsamico di Spilamberto). Ma questa terra non ha solo ceduto il posto a capannoni industriali, qui sono presenti probabilmente i castelli più belli della provincia e le colline ricche e curate lasciano pregustare il raggiungimento imminente dell'Appennino. Qui alcuni comuni si sono aggregati nell'Unione di Comuni Terre di Castelli e altri all'Unione dei Comuni del Distretto Ceramico
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mercoledì 20 settembre 2017

Guida EuroVelo 7 Emilia: San Martino Secchia (San Prospero)

Proseguendo sull'EuroVelo 7 entriamo in un nucleo abitativo molto originale: San Martino Secchia. una parte di questo paese è frazione del comune di Carpi, l'altra del comune di San Prospero. Il confine tra la parte carpigiana e quella sanprosperese è marcata dal fiume Secchia. Essendo il centro di Carpi a più di 10 chilometri di distanza dalla nostra ciclovia si sceglie di incentrare la guida solo sui paesi di San Martino e San Prospero.

campagna di San Martino Secchia (questa e altre belle foto sono su "...impressioni...espressioni...")

STORIA. Le prime tracce di insediamenti a San Martino risalgono al X secolo, e viene indicata come una terra sotto il controllo dell'Abbazia di Nonantola. Solo nel Cinquecento comincia ad orbitare sotto l'influenza della collegiata di Carpi per accrescerne il patrimonio secondo il valore di Alberto Pio e Leone X. Dopo un periodo di indipendenza San Martino viene inclusa nel comune di Modena e infine divisa tra Carpi e San Prospero nel 1827 per volere degli Estensi. La sua funzione è stata spesso quella di colonia fluviale per le vacanze dei cittadini carpigiani. La scuola colonica era chiamata anche "centro elioterapico" in quanto l'esposizione ai raggi solari era la funzione principale della colonia stessa. A causa dell'industrializzazione di Carpi nel settore tessile, la frazione si spopola rapidamente. Dopo il terremoto del 2012 la confraternita dei "Frati di San Francesco" si è stabilita per aiutare la parrocchia e officiare messa. (fonti da Wikipedia e Carpidiem)

Chiesa di San Martino Secchia (ora inagibile)


colonia fluviale di San Martino Secchia (immagine dalla mostra Vita sugli Argini)
Ex-scuole di San Martino Secchia e attuale sede dell'associazione Ekidna



DOVE MANGIARE. Trattoria Baldini (Via Livorno 30, San Martino Secchia, tel 059 662691) - Ristorante L'Anatra (nella vicina Cortile, via Chiesa, 28 Cortile di Carpi, tel 059 662907 - Forno Verona Alfio & Leali Anna (via Bozzala 31/A, San Martino Sul Secchia, tel 059 908379 ) - Forno Benazzi (via Verona 1 Cortile di Carpi, tel 059 662497)

DOVE DORMIRERelais L'Anatra (via Chiesa, 28 Cortile di Carpi, tel 059 662907)

EVENTI. Sagra della Madonna del Rosario a San Martino (fine agosto) - La Rottura del Silenzio (festival musicale all'Associazione Ekidna, giugno) -

DA NON PERDERE. Una serata alternativa all'Associazione Ekidna (concerti ed eventi culturali) - sedersi in campagna all'ombra di un albero e leggere i ricordi di Mauro D'Orazi sulla vita nella colonia fluviale da questo articolo

venerdì 15 settembre 2017

Guida EuroVelo7 Emilia: Motta (Cavezzo)

La nostra EuroVelo 7, la via del sole, resta sulla parte sinistra del Secchia e quindi non entra ufficialmente nel come di Cavezzo (Cavêż in dialetto mirandolese). Eppure attraversando un ponte ci si troverebbe, con una deviazione di pochi metri, nella frazione cavezzese di Motta (o Ponte Motta o Villa Motta) con un bad & breakfast, un hotel e diversi ristoranti per una meritata sosta.

lo storico mercato domenicale di Cavezzo (da comune.cavezzo.mo.it)


la chiesa di Motta prima del 2012 (da comune.cavezzo.mo.it)

STORIA. Cavezzo compare in un documento del 1203 come "Isola di sant'Egidio" per via dell'oratorio di Sant'Egidio Abate che poi diverrà la chiesa principale del paese, un edificio dal gusto eclettico. Il piccolo paese, nominato più avanti come Cavaedicium, era attraversato dalla Secchia e una fitta rete di canali lo collegava a Venezia e Ravenna. Cavezzo è stata in passato una terra basata sulla coltivazione del gelso e della canapa e proprio per questo motivo ogni podere aveva il suo macero. Cavezzo è stato anche il paese del più grande scrittore modenese del Novecento, Antonio Delfini: Fino a poco prima del terremoto del 2012 Villa Delfini era visitabile. Difatti Cavezzo è uno dei comuni più colpiti dal sisma sia a livello umano (due vittime) che infrastrutturale. La frazione di Motta è un ponte che collega il cavezzese con il caprigiano. Fino al 1860 occorreva un traghetto per attraversare il fiume che successivamente fu sostituito da un ponte di legno con un pedaggio di 19 lire per ogni carrozza. In questi pochi chilometri nacque nel 1877 anche una vera e propria banca: la Banca Agricola di Previdenza che poi subirà trasformazioni fino a diventare semplicemente Banca Agricola nel Novecento. Da una piccola cappelletta eretta dalla famiglia nobile Azzolini nel XIV secolo nasce la chiesa più prestigiosa del Comune: Santa Maria ad Nives, a Motta. Ad oggi non è agibile

emblematica foto al monumento dei caduti di Cavezzo dopo il sisma (foto di Luca Bruno da ilpost.it)



DOVE DORMIRE? B&B Villa Pacchioni (via ronchi 39, tel 0535 58347) - Albergo del Ponte (via cavour 371, tel 0535 58275)

DOVE MANGIARE? Ristorante Toscano Delgitano (via rebuttina 21, tel 3381032516) - Trattoria il Voltone (via san luigi 4, tel 0535 58596) - Agriturismo Villa Motta (via di sotto 20, tel 0535 47075) - Ristorante Via Cavour (via cavour 312, tel 0535 46245)

EVENTI: Cavezzo Estate (una serie di eventi estivi, a luglio) - Sagra di Sant'Egidio a Cavezzo (1° settembre) - Fiera di Settembre (seconda metà di settembre a Cavezzo) - Serate di Pesce di Mare (cene a base di pesce sorprendentemente buono organizzate dalla Bocciofila di Cavezzo, a giugno)

DA NON PERDERE. una passeggiata allo storico mercato domenicale di Cavezzo - un'occhiata alle stelle all'Osservatorio Astronomico "G. Montanari" a Disvetro (via per concordia 200, tel 0535 58755) - uno degli interessanti eventi a Villa Pacchioni

giovedì 14 settembre 2017

Guida EuroVelo7 Emilia: Sant'Antonio in Mercadello e Rovereto s/S (Novi di Modena)

Seguendo l'argine del Secchia ci si addentra nel piccolo centro di Rovereto (al Vrê in dialetto carpigiano) passando accanto a quello di Sant'Antonio in Mercadello. Entrambi i paesi sono frazioni del comune di Novi di Modena (Nóv).

chiesa e monumento ai caduti a Rovereto (da sulpanaro.net)


STORIA. Probabilmente di origine romana, Novi mostra tracce del suo passato nel periodo longobardo grazie alla presenza dei monaci benedettini. La sua appartenenza è sempre stata contesa a causa della sua posizione strategica essendo situato tra i domini degli Estensi, dei Pio, dei Gonzaga e dei Pico. Dal 1530 infatti trascorre un periodo di benessere con la famiglia Pio e un altro periodo di scontri con gli Estensi (Novi è rasa al suolo nel 1537). Nel Settecento viene sviluppata la produzione di riso. Fondamentale è anche la sua tradizione sindacale e la forte resistenza socialista e cattolica al fascismo. Ci sono tracce di Rovereto dal 752 in epoca longobarda. Verso l'anno mille viene indicata come Roveretum Castrum grazie a un grosso castello situato sul fiume Secchia, sul confine col reggiano. Come tutte le terre di questa zona, Rovereto passa dalle mani dei Pio a quelle dei Pico e viceversa per poi diventare dominio estense. La piccola località diventa un vero e proprio marchesato nel 1651 sotto Annibale Foschieri. In periodo napoleonico invece diventa definitivamente una frazione di Novi. La storia di Sant'Antonio è del tutto collegata a quella di Rovereto (paese al quale è stata spesso unita giuridicamente). La famiglia Pio scelse Sant'Antonio come luogo per la costruzione del proprio palazzo politico.

cappelletta di Palazzo Pio a Sant'Antonio (da impressioniespressioni.blogspot.it)

chiesa di Sant'Antonio in Mercadello (novi.terredargine.it)



DOVE DORMIRE? (I luoghi di pernottamento sono in centro a Novi, a 6/7 km dall'EuroVelo). Casa Bellodi (via II Giugno 37, tel 3406138501) - B&B L'Alloro (via Martiri della Libertà 19, tel 3473299033 e 3394822910) - B&B Ponte Catena (via Ponte Catena 45, tel 059676160 e 3396164014)

DOVE MANGIARE? Koral (via XXV aprile 10 Sant'Antonio, tel 393 271 6003) - Il Giglio (via Chiesa Nord 9 Rovereto, tel 059673175) - Pizzeria Vesuvio 2 (Via Petrarca 9 Rovereto, tel 0597108661) - La Locanda del Pescatore (via Chiesa Sud 2 Rovereto, tel 059671737) - Ristorante Pizzeria Valle dell'Eden (via Chiesa Sud 181 Rovereto, tel 059 673039) - Ristorante Club33 (Strada Statale 468 Motta 99 Carpi, tel 059682228)

EVENTI. Rokkereto Festival (festival rock con importanti artisti a Rovereto, inizi di settembre) - Sagra di San Luigi (Rovereto, ultimo fine settimana di Agosto) - Fera ad Zugn (Sant'Antonio, i primi di giugno) - Festa del Racconto (importante festival a Novi, Carpi, Campogalliano e Soliera, maggio)

DA NON PERDERE. un concerto e una birra allo Stonehenge Pub - il Palazzo dei Pio a Sant'Antonio - Oratorio di San Francesco di Paola a Rovereto