Si tratta di un disco di qualche mese fa, il terzo lavoro del trio elettronico berlinese, una sorta di supergruppo formato da Sascha Ring (Apparat) e i Modeselektor (Gernot Bronsert e Sebastian Szarzy). Ci avresti mai scommesso che un supergruppo potesse arrivare al terzo disco?
L'intero album si interroga su cosa sia definibile pop ed entro quali limiti è possibile usare questo termine. Intendiamoci, il genere è ancora quello tra l'Idm, la techno minimale e l'indietronica (ma che vuol dire poi). Mi dirai che anche II, il disco precedente, cercava un connubio tra pop e la dance underground, e te lo confermo. Ma credo che III (Monkeytown) rasenti la perfezione di questo equilibrio con le sue tracce secche (non più pezzi da dieci minuti) e ben impacchettate. Si sono normalizzati? No, no, no, lo stile sperimentale, se ascolti bene, c'è ancora tutto così come l'amore per il rumore e per l'artigianalità dell'analogico.
La novità, come ti dicevo prima, sta nella perfezione degli equilibri e nel consolidamento del trio tedesco. Prova a distinguere Apparat dai Modeselektor...ormai è impossibile. Non stai ascoltando i Modeselektor featuring Apparat, ma hai davanti una band omogenea.
Anzi, potresti avere l'impressione di un suono un po' troppo pulito e ordinato. In effetti il risultato è più "arrotondato" rispetto a II ma anche più profondo emotivamente, più ricco. Anche più pop, possiamo dire.
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