Castello e Rocca di Spilamberto (foto da notizie.comuni.italiani.t) |
STORIA. La prima attestazione dell'esistenza di Spilamberto risale, come spesso accade, ai registri dell'Abazia di Nonantola che segna questo luogo come ospizio dei pellegrini nel 776 d.C. Ma probabilmente i primi abitanti furono dei cacciatori nomadi, migliaia di anni prima.
Nel 1210 i bolognesi eressero il castello di Piumazzo come difesa dei confini e i modenesi risposero con la costruzione del castello di Spinalamberti. Nello stesso il vescovo di Modena Martino fece costruire l'oratorio di San Giovanni e, una diatriba tra lui e l'abate di Nonantola, fece dividere Spilamberto sotto due giurisdizioni differenti (per questo l'abate fece costruire la sua chiesa, quella di Sant'Adriano III Papa). Solo nel 1969 le due parrocchie si uniranno.
La nobile famiglia dei Rangoni mantenne a lungo tempo il dominio di questo feudo così come quello di Castelnuovo, Torre Maina e altre località della zona.
Nell'885, in un bosco nei pressi di Spilamberto, morì Papa Adriano III mentre era in viaggio verso Worms per incontrare l'imperatore.
All'interno della Rocca ha luogo una delle leggende più famose del modenese. Nel 1500 circa fu rinchiuso in questa torre, in una prigione di un metro e ottanta per un metro, "Felippus", forse un mercante di stoffe di origini spagnole. Messer Filippo disegnò sulle pareti della cella la sua storia contornate da alcune didascalie che rendono la sua opera ingenua una specie di fumetto o fotoromanzo ante litteram.
«Io sono Filippo chiamato il diavolino che mai più so stato in prigione ma la mia vita fo martorizzata che de a chosì certamente perché fo meschino non feci a nisiuno male. Signori io stava iqui per li fatti miei e non dava fastidio a nessuno abensongia che ve lo dica che fo respinto da una dona che non ma voluto vedere dipinto ma se io potesse una volta giustizia fare per penetensia glie vorria dire che andasse là donde me lasase stare. Volete vedere che questa è una bella festa che questa dona ma fatto rompere la testa. Donna crudele e ingrata io in lei servire e lei me maltrattare. Le amorose fiamme il core me acende per tuo amore a le cose mia bella se questa infelice vita iqui resta la nostra alo spirto farà da te ritorno. Sempre la sua figura adorerò sempre servo devoto sarò».
L'interpretazione delle parole e dei disegni porta a credere che il mercante, una volta giunto a Spilamberto, si innamorò di una nobildonna che viveva nel castello. Da questa ebbe un bambino che non fu riconosciuto dalla famiglia nobiliare e per questo Filippo fu rinchiuso. La leggenda vuole che nelle notti d'estate, si possa ancora sentire tutt'oggi i suoi lamenti.
Spilamberto è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione grazie ai suoi sacrifici durante la lotta partigiana nella seconda guerra mondiale.
Donne dell'Ordine del Nocino Modenese (foto da modenamoremio.it) |
DOVE DORMIRE. Hotel S. Eusebio (via per Spilamberto 42, 41014 Castelvetro, tel 059 702782) - Albergo Da Ca' Vecia (via S. Vito 586, Spilamberto, tel 059 782120) - Suite Villa Ida (via Circonvallazione Nord 4, Spilamberto, tel 328 6726128) - B&B Casa Giulietta (via Tintoretto 22, Spilamberto, tel 339 6891049) - Hotel San Pellegrino (via Vignolese 1130, Spilamberto, tel 059 784318)
DOVE MANGIARE. Osteria degli Obici (piazzale Rangoni 11, Spilamberto, tel 059 781250) - Ristorante San Pellegrino (via Vignolese 1154, Spilamberto, tel 059 782213) - Villa Alle Grazie (via Matteotti 13, Spilamberto, tel 059 782250) - La Tana dei Tassi (via S. Giovanni 25, Spilamberto, tel 059 784989). Se un panino andrà più che bene... Paninoteca Da Nube (american bar, via Circonvallazione 2, Spilamberto, tel 3669523429) - Bar Nazionale (specializzato in hamburger, via Via Umberto I 41, Spilamberto, tel 059 784298) oppure Alimentari Pelloni (via San Giovanni 1/3, Spilamberto, tel 059 782876) con affettati di prima qualità e tutti i prodotti tipici.
PRODOTTI TIPICI. Aceto Balsamico, Nocino e Amaretti di Spilamberto
EVENTI. Fiera di San Giovanni (la fiera più grande e più importante della zona, fine giugno) - Mast Còt (Festa dell'aceto balsamico tradizionale e degli altri prodotti tipici, fine settembre) - Festa del Magalasso (nell'omonimo parco dedicato al mostro-biscia leggendario, maggio) - Spinalamberto (Festa della birra artigianale, inizio luglio) - Poesiafestival (qui come negli altri paesi collinari, settembre)
DOVE MANGIARE. Osteria degli Obici (piazzale Rangoni 11, Spilamberto, tel 059 781250) - Ristorante San Pellegrino (via Vignolese 1154, Spilamberto, tel 059 782213) - Villa Alle Grazie (via Matteotti 13, Spilamberto, tel 059 782250) - La Tana dei Tassi (via S. Giovanni 25, Spilamberto, tel 059 784989). Se un panino andrà più che bene... Paninoteca Da Nube (american bar, via Circonvallazione 2, Spilamberto, tel 3669523429) - Bar Nazionale (specializzato in hamburger, via Via Umberto I 41, Spilamberto, tel 059 784298) oppure Alimentari Pelloni (via San Giovanni 1/3, Spilamberto, tel 059 782876) con affettati di prima qualità e tutti i prodotti tipici.
PRODOTTI TIPICI. Aceto Balsamico, Nocino e Amaretti di Spilamberto
EVENTI. Fiera di San Giovanni (la fiera più grande e più importante della zona, fine giugno) - Mast Còt (Festa dell'aceto balsamico tradizionale e degli altri prodotti tipici, fine settembre) - Festa del Magalasso (nell'omonimo parco dedicato al mostro-biscia leggendario, maggio) - Spinalamberto (Festa della birra artigianale, inizio luglio) - Poesiafestival (qui come negli altri paesi collinari, settembre)
DA NON PERDERE. Visita al Museo dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto in Villa Fabriani - visita alla sede dell'Ordine del Nocino Modenese - una passeggiata a orario aperitivo o dopo cena in via Obici dove si ritrovano molti giovani
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