Dopo aver visto paesino dopo paesino tutto la pianura emiliana ora ci addentriamo nell'unica città della nostra piccola guida: Modena (Mòdna in dialetto modenese).
Il Duomo, la Ghirlandina, il Palazzo Comunale e Piazza Grande: Patrimonio UNESCO |
L'imponente Palazzo Ducale (Accademia Militare) |
STORIA. Epoca romana. Modena fu fondata nel 183 aC dal triumvirato di Marco Emilio Lepido, Tito Ebuzio Parro e Lucio Quinzio Crispino e la sua fortuna crebbe notevolmente con la costruzione della via Emilia. Diverse sono state le battaglie romane compiute qui, una su tutte lo scontro tra Marco Antonio e i consoli della Repubblica. Nonostante le guerre Modena conosce secoli di prosperità (Cicerone la definiva "fortissima e splendidissima") e nel 397 dC Geminiano diventa suo vescovo e, poco dopo la sua morte, suo santo patrono. Si narra che Modena non fu sconfitta dagli Unni di Attila perché San Geminiano la nascose sotto una fitta nebbia.
(Monumenti consigliati: Museo Lapidario Estense, Lapidario Romano dei Musei Civici, Novi Ark)
(Monumenti consigliati: Museo Lapidario Estense, Lapidario Romano dei Musei Civici, Novi Ark)
Epoca medievale. Le invasioni barbariche e una serie di inondazioni (come quella del 589) costrinsero gli abitanti di Modena ad andarsene e a "rifondare" la città a qualche chilometro di distanza (a Cittanova). Con il permesso ottenuto dall'Imperatore Guido di costruire nuove mura nel 892, Modena comincia la sua lunga storia di libero e florido Comune. La città diventa un vero nodo portuale che accoglie le navi provenienti da Bastiglia e Bomporto per poi indirizzarle fino a Venezia. Nel 1099 fu posata la prima pietra del Duomo di Modena (oggi patrimonio dell'UNESCO assieme a Piazza Grande).
(Monumenti consigliati: Duomo di Modena, la Ghirlandina, Chiesa di Santa Maria della Pomposa e canonica dove visse Ludovico Antonio Muratori, Chiesa di Sant'Agostino con forti modifiche Seicentesche, Palazzo Comunale, Chiesa di San Francesco).
(Monumenti consigliati: Duomo di Modena, la Ghirlandina, Chiesa di Santa Maria della Pomposa e canonica dove visse Ludovico Antonio Muratori, Chiesa di Sant'Agostino con forti modifiche Seicentesche, Palazzo Comunale, Chiesa di San Francesco).
Epoca "ducale". Il dominio della famiglia Estense è sicuramente il periodo più lungo (cinque secoli) e rilevante per la città. A metà del Cinquecento il duca Ercole fa costruire le ultime mura (l' "addizione erculea") ma la vera trasformazione avverrà nel 1598 quando il duca Cesare d'Este è costretto a cedere Ferrara al Papa e quindi a eleggere Modena a capitale del suo ducato. Con diverse interruzioni, il dominio resterà degli Estensi fino all'arrivo di Napoleone.
(Monumenti consigliati: Chiesa di San Vincenzo sede dei monumenti funebri degli Estensi, Chiesa del Voto, Chiesa di San Carlo, Chiesa di San Giovanni Battista, Sinagoga, Chiesa di San Barnaba, cappella di Sant'Eufemia, Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Chiesa di Santa Maria delle Assi, Chiesa di San Giorgio).
(Monumenti consigliati: Chiesa di San Vincenzo sede dei monumenti funebri degli Estensi, Chiesa del Voto, Chiesa di San Carlo, Chiesa di San Giovanni Battista, Sinagoga, Chiesa di San Barnaba, cappella di Sant'Eufemia, Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Chiesa di Santa Maria delle Assi, Chiesa di San Giorgio).
Epoca risorgimentale e post-. Napoleone viene acconto a Modena nel 1796 come un liberatore e vengono abbattute dalla popolazione le statue degli Estensi. In realtà non fu un periodo luminoso per Modena, costretta ad ospitare più volte le truppe francesi e ritrovatasi suddita di un Imperatore impegnato in guerre lontane. Nel 1815 il ducato torna alla famiglia d'Este con Francesco IV ma continuano i moti di libertà (i moti modenesi del 1831 guidati da Ciro Menotti). Dopo la Seconda Guerra d'Indipendenza gli Asburgo-Este fuggono da Modena e il ducato giura fedeltà a Vittorio Emanuele II per poi far parte del Regno d'Italia. Nel Novecento, a causa di tensioni sociali e malcontento, si afferma il Socialismo ma anche lo squadrismo fascista. La lotta tra "rossi" e "neri" in Emilia arriva a una vera e propria guerra civile (durante la Seconda Guerra Mondiale) tra tedeschi in ritirata, fascisti e partigiani. Dopo la Liberazione, la guerra civile continua con un migliaio di persone uccise nonostante il periodo di "pace". Nel dopoguerra il boom economico porta Modena e il modenese a una industrializzazione forte con la creazione di prodotti unici al mondo (Ferrari e Maserati, le ceramiche a Sassuolo, il biomedicale a Mirandola e il tessile a Carpi) che faranno della provincia modenese tra le zone più ricche d'Europa.
(Monumenti consigliati: il Cimitero di San Cataldo, la modernissima Chiesa di Cristo Redentore, il neoromanico Tempio dei Caduti, il mercato coperto Albinelli, il modernissimo ed ecosostenibile Museo Casa Enzo Ferrari).
(Monumenti consigliati: il Cimitero di San Cataldo, la modernissima Chiesa di Cristo Redentore, il neoromanico Tempio dei Caduti, il mercato coperto Albinelli, il modernissimo ed ecosostenibile Museo Casa Enzo Ferrari).
Museo Casa Enzo Ferrari |
DOVE DORMIRE. (Per questione di spazio sono elencati di seguito solo i pernottamenti possibili a pochi metri dell'EuroVelo 7) B&B Buon Umore (via Piave 3, tel 3339299839) - B&B Il Romitorio (via Rua Pioppa 2 ang. via Emilia Centro 2, tel 3358395454) - Residence Hotel Masone (Via Masone 12, tel 3453236400) - Hotel Canal Grande (Corso Canal Grande 6, tel 059217160) - B&B La Pomposa dei Gallucci (via dei Gallucci 35, tel 347 052 9880) - Hotel San Geminiano (via Moreali 41, tel 059210303) - Albergo San Marino (via Vignolese 26, tel 059306158) - B&B Amici (Strada delle Morane 281, tel 329 026 3046) - B&B La Cucina delle Fate di Ghelfi Lidia (via Toscana 35, tel 059 441208)
DOVE MANGIARE. RISTORANTI: Osteria da Ermes ecco come si mangia a casa di una rezdora (via Ganaceto 89, tel 059238065) - Vecchia Pirri (viale Prampolini 8, tel 059235324) - La Secchia Rapita (Corso Canalgrande 4, tel 059 4270743) - aggiungiamo anche l'Osteria Francescana di Massimo Bottura, eletto miglior ristorante al mondo (Via Stella 22 – Tel. 059 223912).
CIBO DI STRADA: Mercato Albinelli, il pasto più autentico e originale (via Albinelli 13, tel 059211218) - Bar Schiavoni, i migliori panini artigianali della città (via Albinelli 13, 059243073) - L'insolito Bar gnocco fritto molto apprezzato (viale dell'Autodromo 35, tel 059332835) - Bar Tiffany miglior gnocco fritto 2011 (via Canalino 58, tel 059241078) - Crescenteria La Chersenta (in via Emilia Est 91, tel 059 4279332 oppure in via dei Gallucci 25, tel 0599785424)
PRODOTTI TIPICI. E' curioso notare come tutti i prodotti tipici di Modena città (cotechino, zampone, Lambrusco DOC, parmigiano reggiano, tortellini, aceto balsamico, nocino e molti altri) non siano stati inventati in città ma in provincia. Tuttavia, grazie a questa condivisione di prodotti, qui in città si può trovare ogni prelibatezza della provincia.
EVENTI. Festa del Patrono San Geminiano (31 gennaio) - Buk (festival della piccola editoria, febbraio) - Stuzzicagente (degustazioni, maggio e ottobre) - Nessun Dorma (notte bianca a Modena, maggio) - Mutina Boica (rivisitazione storica della Modena preromanica, inizio settembre) - Festival della Filosofia (il festival più importante e internazionale della città, settembre) - Modena, 29 settembre (festival beat, settembre) - La Bonissima (festival dei prodotti tipici modenesi (ottobre) - VIE festival (festival dedicato al teatro e alla danza contemporanea, ottobre) - Festa dello Zampone e del Cotechino IGP (dicembre) -
DA NON PERDERE. Una passeggiata in Piazza Grande che con il Duomo e la Ghirlandina è patrimonio UNESCO dal 1997 (notare anche la Bonissima, una statua simbolo della città) - Un pranzo o un po' di spesa allo storico Mercato Albinelli, il cuore più autentico della città - Visita al Museo Enzo Ferrari per capire meglio il carattere della città tramite un suo personaggio chiave - Visitare, anche solo esternamente, il Palazzo Ducale sede dell'Accademia Militare
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