venerdì 28 luglio 2017

E se Elvis fosse stato italiano?

Oggi pensavo a questo: e se Elvis fosse stato italiano? E se la lingua più diffusa al mondo fosse l'Italiano?
Cosa accadrebbe se gli inglesi fossero stati solo un popolo di bonaccioni bevitori di acqua calda e noi avessimo conquistato il nord America al loro posto? E se invece del blues nelle piantagioni si fossero intonati canti alpini o delle mondine? Cosa accadrebbe se l'Indipendence Day fosse il giorno in cui gli USA festeggiano la loro liberazione dall'Italia? E se Elvis Presley fosse di stato una mangiaspaghetti e la sua Graceland si chiamasse in realtà Grazialandia? E se gli Equipe 84 fosse il più grande gruppo di tutti i tempi altroché Beatles?



Accadrebbe che l'Italiano oggi sarebbe la lingua più conosciuta al mondo. Significherebbe che se pronunci pubblicamente le parole "low cost" o "business" saresti uno sfigato perché fa più figo dirlo in Italiano.
Accadrebbe che tutti i gruppi musicali del mondo si vergognerebbero di cantare nella propria lingua e tenterebbero un Italiano improvvisato per essere più credibili.
Accaderebbe che un cinese e un francese, per capirsi tra di loro, sarebbero costretti a parlare Italiano perché in fondo un po' d'Italiano lo sanno tutti al mondo.
Credi sia assurdo? Però è proprio quello che è accaduto all'Inglese, che in fondo altro non è che una lingua qualsiasi al mondo. Questa lingua che ci sembra l'unica credibile è in realtà allo stesso livello di tutte le altre. E l'Italiano che ci sembra così buffo e ridicolo poteva benissimo essere l'interlingua del mondo.
Cosa accadrebbe allora se gli Stati Uniti fosse stati fondati dai francesi? E dai bulgari? Dagli islandesi? E dai catalani? Dai croati? Dai danesi?

mercoledì 26 luglio 2017

Saluti dalla mia testa


Saluti e abbracci dalla mia testa. Qui tutto bene, mi diverto a fare lunghe passeggiate in questa terra popolata da strani animali, musicisti, trakkers, parlanti di lingue inesistenti, nomi di paesi mai sentiti e interessantissimi progetti inutili. Questo bassopiano è un terra assurda, incoerente e se fosse un libro sarebbe uno zibaldone di appunti disparati e discontinui.

E tu come stai? Spero tutto bene. Ti diverti nel mondo reale? Vuoi fare una breve vacanza da queste parti? Su questo bassopiano potresti ritrovare qualcosa di te se non sei un tipo troppo pragmatico. Non troverai quasi nulla di “utile, non ci sono tutorial, niente di virale, non troverai una popolo nutrito di commentatori, non c’è traccia di contenuti “social” e soprattutto non ci sono parole come “social”.

Il mio bassopiano, da cui ti spedisco abbracci e baci, è suddiviso in quartieri perché, nonostante le mie passioni e le mie idee siano un groviglio caotico di pensieri, cerco sempre e disperatamente di classificarle e catalogarle.

Il primo quartiere si chiama musica europea perché mi piace immaginare l’Europa come uno Stato unico e sono curioso di sapere che musica si fa nella mia nazione. Com’è lo stoner rumeno? Il jazz danese? Ai portoghesi piace il math-rock?

Nel secondo quartiere si parla solo Esperanto, la celebre lingua inventata da Zamenhof nell’Ottocento che ancora è utilizzata da numerosi persone stranamente convinte che l’Inglese non debba essere l’unica lingua parlata al mondo.

Qua e là, nascosti nei canali e nei cunicoli sotterranei del bassopiano ci sono animali fantastici della bassa modenese come il fojonco, il pidrüs, la bosma, il magalass (e ti dirò dove trovarli)

Qui nel bassopiano si fanno classifiche di rilevanza e utilità globale. Per esempio: quali sono le 10 cose che vale assolutamente la pena di vedere quando visitiamo San Possidonio in provincia di Modena?

La mia cartolina si conclude qui, ma i quartieri da farti vedere sarebbero ancora tanti. Scrivimi presto, fatti sentieri, buone cose. Ti aspetto qui.